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COMUNE DI CERVINO

 

 

Il paese è situato tra i comuni di Maddaloni, Santa Maria a Vico e Durazzano alle falde del Tifata che nel tratto mediano tra Arpaia e Capua crea una rientranza che contornata dai Tifatini snodantisi in colline e collinette ne fanno una graziosa culla.

Le frazioni: Vittoria, Vigliotti, Verdoni, Razzani, Morilli, Mastrilli ecc. viste dall’alto sembrano “branchi di pecore nascenti” come li definisce un cervinese DOC , mons. Vincenzo Pascarella arciprete di Arienzo nel suo libro: “Cervino nella tradizione e nella storia”.

Mons. Pascarella colloca il periodo storico della nascita del paese tra il 970 ed il 1113, tale deduzione è scaturita dallo studio effettuato su un documento del vescovo di Sant’Agata dei Goti, Modelfrido che nel descrivere i paesi confinanti con il territorio della diocesi non nomina Cervino ma descrive una sporgenza del Tifata poco prima di Maddaloni (Magdaluni).

Il primo riferimento certo lo troviamo in uno scritto dell’Arcivescovo Senne di Capua, delegato apostolico, in questo documento, indirizzato al Vescovo Rainulfo, nell’elencare le chiese presenti nella diocesi di Caserta vengono elencate anche  S. Mariae e S. Marciani.

Una bolla del  vescovo Giovanni di Caserta ,emessa nell’anno 1158, reca l’assegnazione delle chiese di S. Mariae e S. Marciani ai padri benedettini e nel descriverle le colloca in un “loco denominato Cervina”.

Quindi il periodo in cui sorse Cervino può collocarsi con ragionevole certezza, tra il 970 ed il 1113 e probabilmente intorno all’anno 1000.

Secondo la tradizione, i primi abitanti di Cervino furono dei carbonai di Talanico (Arienzo) che in cerca di materia prima per la loro attività trovarono una forte attrattiva per la nostra valle selvatica e ricca di boschi.

Il nome del paese deriva da una leggenda che narra della presenza della Dea Diana cacciatrice che alcuni boscaioli giuravano di aver visto mentre cacciava un cervo con l’arco.

       

 

 

 

PARROCCHIA DI CERVINO

 

La chiesa  di Cervino fu eretta nel 1585 in una località detta S. Maria ed il suo territorio fu dato in beneficio dell’arciprete di Durazzano.

Il 5 ottobre del 1585, Mons. Feliciano Ninguarda, vescovo di Sant’Agata dé Goti, istituì la Parrocchia di Cervino fissando la sua sede nella chiesa di S. Maria delle Grazie e aggregando ad essa la frazione Forchia di Cervino.

Il 29 Aprile 1855 la Parrocchia di Cervino fu aggregata alla diocesi di Acerra.

 

PARROCI

 

 

NOME

TITOLO

DAL

AL

1

Don Cesare Lauriello di Arienzo

Parroco

1585

1604

2

Don Giovanni Luciano

Parroco

1687

1695

3

Don Lorenzo di Antonella

Parroco

1695

1717

4

Curato Salvatore Valentino

Economo

1717

1719

5

Don Vincenzo Di Nuzzo

Vicario economo

1742

1743

6

Don Felice Suppa

Parroco

1743

1751

7

Don Lorenzo Suppa

Parroco

1751

1790

8

Giovanni Mariano

Vice Curato

1790

1793

9

Don Girolamo Piscitelli

Parroco

1793

1803

10

Giovanni Pascarella

Vicario Curato

1803

1805

11

Don Francesco A. Nuzzo Mauro

Parroco

1805

1819

12

Don Gregorio Iaderosa

Vicario Curato

1819

1820

13

Don Giovanni Pascarella

Vicario Curato

1820

1823

14

Don Michele Arcangelo Piscitelli

Parroco

1823

1851

15

Don Pasquale Iaderosa

Parroco

1851

1882

16

Don Vincenzo Guadagno

Parroco

1882

1890

17

Don Paolo Iaderosa

Curato

1890

1891

18

Don Antonio Pascarella

Parroco

1892

1932

19

Can. Antonio Valentino

Ec. Cur.

1932

1934

20

Don Cesare Vigliotti

Parroco

1934

1947

21

Don Antonio Iaderesta

Parroco

1947

1953

22

Don Alfonso Iaderosa

Parroco

1953

2009

23

Don Mario Piscitelli

Parroco

2009

 

  

 

Nella sacrestia si trova la tomba del primo Parroco di Cervino, Don Cesare Lauriello di Arienzo,

E’ un monumento scolpito in travertino a grandezza d’uomo. E’ raffigurato un sacerdote vestito dei paramenti sacri(camice, pianeta e berretta) che riposa con la testa appoggiata ad un guanciale.

 

Ai suoi piedi si legge quest’iscrizione:

 

Dommus Caesar Saurellus de

Argentio, Cervini et Furcula-

rum, Orazzanensis ditionis paro-

chus, vivens sibi tumulum paravit,

in quo carnis expectat resur-

rectionem – Anno salutis 1604

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Creato da Antonio De Rosa